COLTELLI NELLE GALLINE
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia
di David Harrower
traduzione Monica Capuani
regia Andrée Ruth Shammah
in collaborazione con Isa Traversi
scene: Margherita Palli
luci Camilla Piccioni
musiche Michele Tadini
con
Eva Riccobono Giovane Donna, una bracciante
Alberto Astorri Pony William, un contadino addetto all’aratro
Pietro Micci Gilbert Horn, un mugnaio
coproduzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Spoleto 62 Festival dei Due Mondi
Il primo testo del pluripremiato drammaturgo scozzese David Harrower racconta di un triangolo sentimentale ambientato in un contesto rurale e primitivo attorno a cui ruotano gli intimi interrogativi di una donna, della quale non verrà mai pronunciato il nome, alle prese con le scoperte della vita.
Una scrittura selvaggia e spezzettata frattura il mondo in cui sono calati i tre personaggi protagonisti della storia.
L’incontro con Gilbert Horn, l’emarginato mugnaio del villaggio, diviene decisivo per la giovane, che (ri)scopre, anche attraverso la scrittura, una maniera inedita di affrontare il proprio percorso di conoscenza.
Il mugnaio si insinua nelle convinzioni preconcette della donna, gettando nuova luce sul suo matrimonio e sulla possibilità di costruirsi una vita al di fuori dei confini fisici e sociali di un villaggio “muto”, privo di parole. «Quando mi è giunto questo testo ho provato subito una forte fascinazione per la potenza della scrittura e per il disegno dei personaggi, di tre vite autonome, di tre solitudini a confronto così primitive ed originali.
Mai come in questo caso ritengo che la regia di una donna sia indispensabile per cogliere la densità passionale di cui l’opera è pervasa – scrive Andrée Ruth Shammah.
Non a caso, lo spazio scenico sarà affidato a Margherita Palli, una delle più importanti scenografe del panorama teatrale e le luci, a Camilla Piccioni, solida light designer dei miei ultimi spettacoli.
Eva Riccobono, l’immagine femminile per eccellenza, è stata per me una vera rivelazione, una messa alla prova di una reciproca sensibilità femminile che nella mia storia ha più volte dato vita ad esperienze e produzioni di successo».(...)